Agevolazioni

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Contributi per il Made in Italy

Sostenere l’industria conciaria, gravemente danneggiata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, le filiere e la programmazione di attività di progettazione, di sperimentazione, di ricerca e di sviluppo nel settore.

Gli enti eleggibili ad agevolazione sono le imprese facenti parte del distretto conciario italiano operanti nell'industri conciaria che non risultino già in difficoltà al 31 Dicembre 2019.

Le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti sono:

Le agevolazioni saranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, nel rispetto dei limiti previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro temporaneo degli aiuti COVID- 19.

Un decreto direttoriale del Mise stabilirà i termini per la presentazione delle domande, che avverrà attraverso la procedura a sportello.

Ambito territoriale di applicazione: Nazionale

Sostenere l’industria conciaria, gravemente danneggiata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, le filiere e la programmazione di attività di progettazione, di sperimentazione, di ricerca e di sviluppo nel

settore.

Gli aiuti sono diretti alle imprese facenti parte di un distretto conciario italiano operanti nell'industria conciaria.

 

Tali enti non devono risultare già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall'art. 2, punto 18, del regolamento di esenzione (n. 651/2014). Ciò non si applica alle microimprese e alle piccole imprese, purché siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in liquidazione volontaria, non siano sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie e non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.

Le imprese sono chiamate a presentare progetti diretti ad accrescere la competitività delle imprese e volti alla realizzazione di programmi di investimento dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, che possono anche includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale.

 

I programmi di investimento innovativi e sostenibili sono finalizzati a:

 

  • introduzione di innovazioni di prodotti o processo per la realizzazione di almeno uno dei seguenti obiettivi: ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro ridefinizione tecnologica in senso innovativo; introduzione di contenuti e processi digitali;
  • minimizzazione, secondo i principi di ecosostenibilità ed economia circolare, degli impatti ambientali dei processi produttivi, quali progetti per la riduzione dell’acqua, di energia e di prodotti chimici, per il trattamento dei reflui, per l’abbattimento delle emissioni nell’atmosfera, per il recupero dei rifiuti;
  • creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione dell’attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

 

Detti progetti devono:

  • essere realizzati nella sede ubicata in Italia indicata nella domanda di agevolazione;
  • prevedere spese ammissibili comprese tra 50mila e 200mila euro;
  • garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Nello specifico, le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti sono:

 

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerente agli aspetti su cui è incentrato il progetto;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;
  • spese relative al capitale circolante:
    1. materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    2. servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    3. godimento di beni di terzi;
    4. personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

 

Spese inerenti l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (eventualmente incluse), nel limite del 30% dell’importo delle spese ammissibili del progetto, relative a:

 

  • personale dipendente e collaboratori con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale incluse del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • contratti di ricerca «extra muros» aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte di un soggetto commissionario di attività ricerca industriale e sviluppo sperimentale tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how.

Le agevolazioni saranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, nel rispetto dei limiti previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro temporaneo degli aiuti COVID-

19.

Un decreto direttoriale del Mise stabilirà i termini per la presentazione delle domande, che avverrà attraverso la procedura a sportello.

10 mln di euro

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