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Aziende in rete e nuovi canali di accesso al credito per la ripresa

Incaconsult a fianco delle imprese per la revisione strategica del business, l’utilizzo degli strumenti agevolativi messi in campo dal governo e per l’internazionalizzazione

“Due fenomeni molto diversi e contestuali hanno profondamente cambiato le regole dei processi manifatturieri e del business: la crisi e il processo di digitalizzazione. Per ridiventare competitivi e restare efficacemente sul mercato occorre cogliere il cambiamento in atto e adeguarvisi velocemente. In questo processo noi siamo a fianco delle imprese”. Evo Talone, Andrea Talone, Fabio D’Angelo ed Elisabetta Di Berardino, ai vertici della realtà di servizi e organizzazione d’impresa Incaconsult attiva dal 1983, sintetizzano così lo straordinario momento che sta vivendo il tessuto imprenditoriale italiano delle piccole e medie imprese: “le opportunità, in termini di innovazione e internazionalizzazione, sono enormi per chi le sa cogliere”. Da qui l’impegno della società per accompagnare le imprese in un percorso che “le possa rendere competitive prima che altri occupino spazi strategici e le possano mettere fuori mercato. Si tratta – proseguono – di rivedere i modelli di business, agendo su diversi fronti”. Uno di questi, proseguono gli esperti di Incaconsult, riguarda il rafforzamento delle imprese, “attraverso processi di acquisizione, fusione o della creazione di reti di imprese e di altre forme di collaborazione”. Inoltre, insieme agli interventi di digitalizzazione richiesti dalla Fabbrica 4.0, è necessario “saper sviluppare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto” e sapersi rapportare anche in modo nuovo al mondo del credito. “Anche le Pmi italiane – evidenziano Talone, D’Angelo e Di Berardino – stanno abbandonando una cultura bancocentrica e stanno sperimentando l’accesso diretto al capitale – proseguono i consulenti -, per esempio attraverso le piattaforme di web landing e di crawfunding o addirittura di equity crowfunding, dopo che l’evoluzione normativa ha consentito l’accesso a questa tipologia di finanziamento non solo alle start up innovative ma anche alle Pmi. Su questo fronte le esperienze che abbiamo acquisito sono già significative”. Per agire nel nuovo scenario sono diversi e importanti gli strumenti attivati dal Governo, quanto ad agevolazioni fiscali per innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione. Significative anche le opportunità di finanziamento che offre l’Europa. Incaconsult, che è tra l’altro società accreditata dal Mise per affiancare le imprese nella progettazione per l’utilizzo dei voucher per l’internazionalizzazione, mette in campo tutti gli strumenti tecnico professionali che sono in grado di far cogliere alle imprese le opportunità insite in tali interventi governativi, “evidenziandone il loro valore strategico”. Con la forza di un team pluridisciplinare – avvocati, ingegneri, commercialisti, uomini d’impresa – accompagna i propri interlocutori “a rivedere il proprio business, a redigere le domande per i progetti Ue e quelli per la ricerca e lo sviluppo; li indirizza verso un uso profittevole delle chance create dal Governo; li sostiene nei processi di internazionalizzazione; li segue nelle nuove forme di finanziamento e, non da ultimo, può essere advisor nei processi integrativi”.